Assegnazione agevolata ai soci: chiesta proroga al 30 novembre
Le associazioni di categoria hanno chiesto la proroga della scadenza al 30 novembre per l'assegnazione agevolata di beni ai soci e della trasformazione d'impresa.
Come è noto, la Legge di stabilità 2016 (L. 208/2015) ai commi 115-120 dell'art.1; ha introdotto la possibilità di assegnare o cedere ai soci beni immobili e beni mobili iscritti nei pubblici registri pagando un'aliquota sostitutiva pari all'8% (10,5 % per le società non operative o in perdita in 2 su 3 degli esercizi precedenti). Negli stessi commi è stata prevista la possibilità di procedere alla trasformazione d'impresa.
L'attuale scadenza per gli adempimenti connessi a queste operazioni è il 30 settembre 2016, ma le associazioni di categoria dei professionisti hanno chiesto più tempo, cioè una proroga al 30 novembre 2016.
La proroga richiesta è opportuna, visti gli adempimenti richiesti, ed inoltre non comporterebbe oneri per l'Erario in quanto il termine per il versamento della prima rata, pari al 60% delle imposte sostitutive dovute, è previsto dalla Legge di stabilità proprio al 30 novembre 2016.
Con la proroga al 30 novembre coinciderebbero i termini:
per la stipula degli atti notarili
per il versamento della prima rata.
Ciò che servirebbe, è un decreto che oltre alla proroga offra anche chiarimenti su alcuni aspetti operativi ancora poco chiari, nonostante la scadenza del prossimo mese.
Le associazioni di categoria si sono pertanto mosse per chiedere la proroga, in particolare Luigi Mandolesi, delegato alla fiscalità del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha dichiarato che "Abbiamo avuto proficue interlocuzioni con Mef e presidenza del Consiglio e abbiamo trovato sensibilità alla nostra richiesta di proroga dei termini fino al 30 novembre".
Anche Stefano Sassara del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, sul tema ha dichiarato che: " sono diversi i dubbi presenti al momento e per i quali necessitano chiarimenti ulteriori. Peraltro la netta sensazione è che questa fase di incertezza non stia agevolando l'adesione e anche per questo un rinvio accoppiato a qualche integrazione chiarificatrice sarebbe assolutamente motivato e incentivante."
I professionisti, nel frattempo, restano in attesa che la proroga sia decisa.